La serie di fotografie “Stanza 512” incentrata sugli ambienti interni degli hotel eleva la realtà kitsch ad un oggetto degno di credibilità visiva. Il fermo immagine si focalizza sui particolari di solito ignorati che assumono un potere evocativo. I soggetti sono riconoscibili, banali eppure hanno un potere di attrazione grazie allo spazio che lasciano nella percezione della rappresentazione. Gli scatti rivelano la bellezza delle tracce delle vite che fluiscono negli ambienti precari, dove gli ospiti hanno liso le superfici ma senza consapevolezza di segnarne l’essenza. La proposta kitsch accentua la visione distorta di un immaginario legato al prototipo del senso estetico dominante e contemporaneamente amplifica il potenziale narrativo e metaforico degli oggetti.